KC Casale Monferrato – Le missioni di Domenico Lamantia in Uganda: fondati 4 club Kiwanis

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LA MIA AFRICA

Un ponte di solidarietà iniziato nel 2014, una missione che lo ha visto e lo vede tuttora protagonista anche sotto l’etichetta del Kiwanis tra i diseredati dell’Africa, in quel lembo di terra ugandese dove miseria, povertà e malattia la fanno da padrona relegando i bambini tra gli ultimi, dimenticati da tutti. Domenico Lamantia, imprenditore di Villanova Monferrato responsabile della Byem Global Safety, ha compiuto il primo viaggio nel luglio del 2014: «Incontrai ad Asti e a Vercelli padre John Scalabrini, un missionario, una persona davvero speciale: mi parlò tanto dell’Africa al punto tale che dentro di me maturò sempre più la voglia di recarmi là, a vedere la situazione in cui vivono i ragazzi. Mi disse che nel villaggio in cui operava i mezzi antincendio erano fuori uso, inutilizzabili. Visto che la mia azienda produce estintori, non ebbi nessuna esitazione e scelsi di andare in Uganda, a trovare il missionario e cercare di portare la mia esperienza». Padre John, mancato tempo fa, non ha però conosciuto solo il lato positivo e gratificante dell’Africa: negli anni Settanta, con il colpo di Stato che condusse il generale Amin Dada ad instaurare la dittatura, sorsero presto seri problemi di convivenza. Il religioso fu etichettato come una minaccia per il potere e, dopo un perentorio arresto, fu immediatamente espulso.Tornato in Italia, grazie alla mediazione del Governo Andreotti, Padre John tornò in Africa. Il religioso, diventato Vicario Generale, nel 1989, fondò l’organizzazione no profit ‘Emmaus Fondation’. È in questo difficile contesto socio-ambientale che Lamantia opera in veste di volontario.

“In Africa mi rivedo bambino…”

Come si sente quando tocca il suolo ugandese? Per lei cos’è l’Africa? «Come si fa a restare indifferenti a quella realtà? Ci sono bimbi abbandonati in strada, disabili, malnutriti, molti con l’Aids. Quando arrivo in Africa mi rivedo bambino, emigrato dalla Sicilia a Casale Monferrato, quando andavo a lavare i bicchieri a 9 anni al Du Parc per un gelato e mi aiutarono molto ad inserirmi». La Mantia è stato Presidente del Kiwanis Club casalese, Luogotenente Governatore della Divisione 18 Viribus Unitis, ora fa parte dell’International Board. Visto che tra le finalità e le regole auree kiwaniane figurano, in primis, i service a favore dell’infanzia, specie quella abbandonata del quarto mondo, ha pensato di operare nel volontariato sotto la bandiera del Kiwanis. Ha fondato Club kiwaniani a Nakawa, Mpigi, Lira, ora è in programma il quinto, il sesto lo aprirà nel 2024 quando potrà contare su una Divisione.  Il service più importante? «L’apertura del centro Kiwanis Meroy Childres Home di Lira per 100 bambini nati ai tempi della rivoluzione, svantaggiati, poveri, emarginati, soli. Mi sento un nonno africano a tutti gli effetti, tre bimbi sordomuti  adottati, una, Maria, si sposerà a novembre e io sarò là in qualità di testimome di nozze…”