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Il KC Chieti Pescara - Conferenza su ereditarietà genetica e ambiente familiare  

Pubblicato da: Rosalba Fiduccia | KC Chieti Pescara |  Letture: 1790

Il KC Chieti Pescara - Conferenza su ereditarietà genetica e ambiente familiare
IL KC CHIETI-PESCARA HA PARLATO DI EREDITARIETA’ GENETICA E AMBIENTE FAMILIARE
Grande successo per il KC CHIETI-PESCARA, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia del 15 maggio.
Il Kiwanis Club Chieti-Pescara, tramite il Presidente Antonio Sorrentino, ha organizzato una conferenza, molto interessante e di alto livello culturale, sull’attuale ed inquietante tema :“SIAMO GENETICAMENTE ASSASSINI?”, presso la sala convegni del Parc Hotel Villa Immacolata di Pescara, con la prestigiosa ed eccellente partecipazione del Prof. Liborio Stuppia (Direttore del Dipartimento di Genetica-Disputer Università Chieti-Pescara) in qualità di relatore.
Erano presenti l’Avv. Vincenzo De Lauretis, Past President del KC Pescara Aternum, il dott. Orlando Orsini, Past President del Rotary Pescara Ovest G. D’Annunzio, il dott. Michele Lepore, Responsabile della divisione 11 Abruzzo-Puglia per il Kiwanis OneDay e Francesca Candeloro, Presidente della Fondazione “I Fiori del bene” (che si occupa di adozioni a distanza), anche nostra consigliera.
E’ intervenuto, altresì, l’Avv. Monica Galasso, sia nella sua qualità di Presidente Regionale dell’Associazione Nazionale “Il Cammino” (che si occupa di diritto di famiglia e dei minori), e sia in sostituzione del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara.
In coerenza al tema da trattare, la conferenza è stata introdotta dalla proiezione di alcuni brani del film d’epoca, diretto da Frank Capra, “Arsenico e vecchi merletti” del 1944, nel quale si parla del tema della ereditarietà familiare della pazzia, nelle sue varie espressioni maniacali ed omicide (serial Killer).
Il Prof. Stuppia ha affrontato, con illuminante professionalità ed insuperabile maestria di ricercatore il discusso problema scientifico dell’eventuale esistenza del gene assassino e della sua ereditarietà. Nella sua dissertazione ha elencato, dal punto di vista sia genetico che ambientale e familiare, le concause che possono scatenare condotte violente di qualsiasi genere e quelle omicide, soprattutto nei serial Killer.
Successivamente ha introdotto anche il problema delle eventuali ripercussioni giuridiche che si potrebbero verificare, se fosse concretamente accertata l’esistenza del gene assassino e della sua trasmissibilità familiare. Infatti si verrebbe a creare un rilevante problema giuridico, determinante ai fini della punibilità penale, in quanto nel momento della commissione dell’efferato reato, l’imputato potrebbe trovarsi nella condizione di incapacità di intendere e di volere, e quindi non essere incriminato e, di conseguenza, non sanzionabile dalla norma penale.
La ricerca scientifica, per il momento, non ha fornito alcuna certezza sull’esistenza del gene assassino, nonostante i numerosi esperimenti fatti, ed il relatore ha concluso il suo intervento sottolineando che a tutt’oggi l’unico dato sicuro, invece, è che le cause dei gravi disturbi psichici dell’adulto vanno ricercati nei fattori familiari ed ambientali nei quali vive e si sviluppa la personalità del bambino, sin dai primi anni di vita.
Per cui il comportamento dei genitori è determinante ai fini della crescita psico-fisica del figlio; gli stessi devono prendersi cura amorevolmente dei propri figli, vigilando su di loro, soprattutto quando sono fuori di casa. Infatti se un bambino subisce traumi, maltrattamenti, violenze o umiliazioni in famiglia, nei collegi, nelle scuole, nelle palestre e comunque in tutti i luoghi di aggregazione, da adulto potrebbero scatenarsi in lui gravi problemi di personalità per un senso di rivalsa (delirio di onnipotenza, manie di grandezza, complessi di inferiorità ecc.), che lo condurrebbero ad assumere atteggiamenti appagatori crudeli ed aggressivi e, nei casi più gravi, a divenire dei serial killer.
La conferenza è stata un vero successo sia per la particolarità ed originalità della materia trattata, di grande rilevanza medico-scientifica e giuridica, sia per le eccezionali qualità professionali del relatore. La partecipazione dei soci e degli ospiti è stata numerosa (genitori, medici, insegnanti, ed Avvocati), e quest’ultimi si sono complimentati per la singolarità dell’evento (giudicato “interessante ed unico nel suo genere” e “di notevole livello”) e per l’amichevole ospitalità dimostrata dai soci del KC Chieti-Pescara.










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