Dal Chair CRC C. A. Mauceri – Kiwanis e SteradioDj per la Giornata internazionale dell’Educazione

Il diritto all’istruzione è sancito dall’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. L’istruzione elementare deve essere gratuita e obbligatoria per tutti i bambini.

La Convenzione sui Diritti del Fanciullo, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 SENZA NESSUN VOTO CONTRARIO, va oltre: stabilisce che i Paesi devono rendere anche l’istruzione superiore accessibile a tutti.

L’istruzione è la chiave per lo sviluppo sostenibile. Non è un caso se anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata a settembre 2015 ha riconosciuto che l’istruzione ESSENZIALE per il successo di tutti i suoi 17 obiettivi. L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4, in particolare, mira a “garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e a promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti” entro il 2030.

Nonostante la condivisione di tutti i Paesi di questi principi, la realtà è ben diversa. Nel mondo circa 244 milioni i bambini e gli adolescenti non vanno a scuola. 617 milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere o eseguire operazioni di matematica di base. Forti anche le discriminazioni tra i sessi: nell’Africa subsahariana meno del 40% delle ragazze completa la scuola secondaria inferiore e circa quattro milioni di bambini e giovani rifugiati non frequentano la scuola. Il Diritto all’istruzione di questi bambini viene violato più spesso di quanto si pensi. Spesso anche nei Paesi sviluppati.

Tutto questo ha ripercussioni pesanti sulla vita di questi minori una volta adulti: nel mondo, 763 milioni di adulti sono analfabeti (dati UNESCO).

Di tutto questo abbiamo parlato nella puntata in radio in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione…

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