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CONVENTION TRAPANI - ESCURSIONI

XLII Convention Distretto Italia – San Marino
Trapani, 5 - 8 settembre 2019
ESCURSIONI CONSIGLIATE



FAVIGNANA “LA FARFALLA ADAGIATA SUL MARE”


Nel profondo sud italiano, c’è un pugno di terra, circondato dalle acque del Mediterraneo e baciato dal Favonio, un vento caldo che incessantemente soffia sul pugno di terra, il suo nome è Favignana, una splendida isola nell’arcipelago delle Egadi.
I Fenici la chiamavano Katria, i Latini Egate, gli Arabi Djazirat ‘ar Rahib, i Greci Aegusa ... in onore della bella Ninfa che, narra la leggenda, nell’isola trascorreva il suo tempo riposando tra gli alberi e bagnandosi nel mare cristallino; nel Medioevo, ecco l’odierno nome, Favignana, e oggi l’aggiunta di un vezzeggiativo donatole dal noto artista Salvatore Fiume, LA FARFALLA ADAGIATA SUL MARE, per via delle due zone pianeggianti divise da un ampio corpo montagnoso che danno, a questo lembo di terra, proprio la forma di una farfalla, appunto, adagiata sul mare.
Bellezze naturali, spiagge meravigliose, panorami mozzafiato, acque cristalline, incontaminate calette di sabbia e sassi, suggestivi tramonti, grotte marine dai colori surreali e di rara bellezza e poi ... la storia dei Florio, dei loro velieri, il centesimo costruito in oro, storia di tonnare e tonnaroti, racconti di Rais che ne hanno tramandato in maniera quasi leggendaria la loro cultura. Tutto ciò é capace di lasciare, nei cuori dei tanti turisti, forti emozioni e ricordi indelebili.

E noi non potevamo non offrirvi la possibilitá di visitare Favignana...la farfalla adagiata sul mare!
Insieme, accompagnati dal nostro amico socio kiwaniano Nicola Cammareri e dalla dolcissima Gilda, in aliscafo, col profumo del mediterraneo, attraverseremo il tratto di mare che congiunge Trapani a questa meraviglia della natura, e lì saremo accolti dal trenino panoramico che ci farà “assaggiare” l’isola guidandoci sino a Cala Azzurra, per poi condurci allo stabilimento Florio, oggi sede di un prestigioso museo, dove alcuni tonnaroti ci racconteranno di mare e di tonni. Con il profumo di 3 ore di emozioni e gli occhi pieni di distese di mare faremo ritorno a Trapani.


ERICE, CITTÁ DELLA SCIENZA PER LA PACE


Sulla vetta del Monte San Giuliano - Erice, sul suo altopiano a terrazza sul mare, avvolta tra mito, leggenda e storia, c’è una città dal fascino inconfondibile, Erice, città della pace, che “del monte” porta il nome e che “dal monte” domina un panorama mozzafiato che abbraccia la Sicilia occidentale, il Mar Tirreno e il Mar Mediterraneo, il golfo di Trapani, le saline, le isole Egadi, sino a Pantelleria nelle giornate limpide.
Un borgo medievale con radici che affondano su una storia antica... Sicani, Elimi, Punici, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni, che la abitarono sino al Medioevo, di cui ancora oggi il borgo conserva intatta l’impronta quattrocentesca, raccontando anche di una trimillenaria vita tra storia e leggenda.
Canta la leggenda del Re Elimo Eryx , che fondò la città e la chiamò col suo nome, ma canta ancora del mito di Enea, che nelle sue coste approdò alla guida dei Troiani in fuga da Troia e col vecchio e morente padre Anchise, che sulle pendici del monte fu sepolto.
Racconta la storia del suo Tempio a Venere, del culto a Venere Ericina divenuto mito e meta di pellegrinaggi per popoli dell'Oriente e dell'Occidente che percorrevano il mediterraneo e di grandi fuochi accesi dalle jerodule, faro per viaggiatori e naviganti.
Ma racconta anche di Normanni e del loro inespugnabile castello.
Narrano i viaggiatori della sua magia dai due volti, quello solare e luminoso delle calde giornate estive, con la luce che inonda le stradine e stupendi panorami si aprono sulla vallata e sul mare, e quello delle giornate in cui le nuvole avvolgono l’antico borgo creando un’’atmosfera di mistero fiabesco... e sembra che la cittadina si ricongiunga alle sue radici mitiche, donando al viaggiatore la sensazione di essere giunto in un luogo fuori dal tempo ed in cui tutto ha il sapore possibilistico del passato e del futuro per via dei tanti studiosi di tutto il mondo che ad Erice, all’Ettore Majorana, il Centro di Cultura Scientifica fondato dal fisico trapanese Prof. Antonino Zichichi, si ritrovano per parlare di studi, ricerche, scoperte...per una scienza al servizio dell'uomo e della pace.
Atmosfera medievale, leggenda, giochi di luce e nebbia, la sua millenaria storia, possenti mura antiche, torri, porte di accesso, chiese, campanili, monasteri, labirinti di stradine lastricate, case serrate le une alle altre con graziosi e curati cortili interni fioriti, varchi strettissimi, vicoli e cortili in fiore, ceramiche e tappeti multicolori, dolci della tradizione del convento delle monache di clausura, creano un'atmosfera invitante, scandita dai ritmi lenti di altri tempi che la rendono unica e di una bellezza indimenticabile.

E allora ... venite a passeggio con noi tra le stradine di Erice!
In funivia, vivendo insieme un'esperienza di viaggio indimenticabile, superando avvallamenti, boschi, ville e gustando panorami, giungeremo al borgo dove, guidati in una storia che parla di antichità e tradizioni, visiteremo parte del suo ricchissimo patrimonio artistico-monumentale: il bellissimo duomo che ci parla di Federico III d'Aragona, la antichissima Chiesa di San Giuliano, le mura puniche con le sue tre porte, il castello, e poi, attraversando “il balio”, un giardino di incomparabile bellezza in cui il fiato resta sospeso ammirando i panorami suggestivi e pittoreschi, ancora in funivia per godere di vallate e panorami tra mari e boschi, faremo ritorno a Trapani, la città della falce.


IL MUSEO E LA RISERVA DELLE SALINE


Tra Trapani ... la città falcata e Marsala, passando per piccole oasi di pace come Nubia o Salinagrande, o la laguna dello Stagnone, su quel litorale, distese di cumuli di sale bianco che illumina il cielo, in contrasto con il blu del mare e il rosa delle vasche, formano un trionfo di colori e panorami mozzafiato sempre per via di quel sale bianco che con l'esplosione di quella luce bianca e illuminante che tutto imbianca e tutto rasserena, dall'occhio all'anima... e pace irradia, rende questa parte di litorale, quasi fatato. A far da sfondo da un lato il Monte San Giuliano - Erice, dall'altro la città col suo brusio, dall'altro i mulini, all'orizzonte l'Arcipelago delle Egadi, e al centro l'oasi della riserva delle saline che parla di storia, di tradizioni, di sudore.

Non si può venire a Trapani e non entrare nella riserva delle saline, e noi abbiamo pensato di proporvi una passeggiata guidata al Museo del sale situato all'interno della riserva naturale per parlare di sale, ma anche di storia, e passeggiando ammirare i fenicotteri rosa che lì hanno il loro habitat naturale, e le decine e decine di specie animali protetti che indisturbati tra le lingue di terra e l'acqua delle vasche delle saline, nel periodo caldo risiedono, e lì, il vecchio mulino che parla di vento, di acqua e di sale, di salinari, di coffe e di carriole, … per la raccolta del sale che riempie di bianco le vasche, con i piccoli cumuli e le montagnette sparse tutt’attorno, e vasche di sale, e canali, e barche e schifazzi... che ci parlano di una storia e di un'industria antica. Sicuramente uno dei punti più belli e particolari della città. Un viaggio ... in quest'angolo di paradiso, all'insegna della bellezza di questa terra.





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