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KC Acireale - Gita socio-culturale a Catania per visitare una mostra di Salvator Dalì  

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Pubblicato da: Rosalba | KC Acireale | 11.02.2019 |  Letture: 765

KC Acireale - Gita socio-culturale a Catania per visitare una mostra di Salvator Dalì
Visita guidata alla mostra di Salvador Dalì – Castello Ursino- Catania
In occasione del trentennale della scomparsa di Salvador Dalì, il Kiwanis Club di Acireale ha organizzato una visita guidata alla mostra del grande maestro Salvador Dalì presso il Museo del Castello Ursino, domenica, 10 Febbraio.
I soci hanno potuto ammirare 16 dipinti, 21 opere su carta, 86 fotografie, video e materiale raccolto per testimoniare la estrosità e le genialità del celebre artista catalano.
Salvatore Peluso, Presidente

Salvador Dalì nacque nel 1904 a Figueres in Catalogna, Spagna. Il padre, avvocato e notaio, era un uomo molto rigido e le aspirazioni artistiche di Dalì vennero incoraggiate dalla madre. Dalì era un personaggio che attirava l’interesse degli altri sia per il suo stile eccentrico, con le sue basette lunghe e i calzoni alla zuava, sia per le sue opere, che inizialmente si accostavano al cubismo. Dalì si accostò anche al movimento dadaista, che lo accompagnò per tutta la vita. Nel 1926 venne espulso dalla Accademia delle Belle Arti, e nello stesso anno conobbe Pablo Picasso. Negli anni successivi sono molte le opere che Dalì dipinse con una grande influenza di Picasso ma anche di Joan Mirò. Nei suoi lavori, Salvador Dalì utilizzava tecniche classiche ma anche moderne, sia in opere separate che congiuntamente nello stesso soggetto. Nel 1929 conobbe la sua musa e futura moglie Gala, nello stesso anno si unì al gruppo dei surrealisti di Montparnasse, i quali apprezzavano molto quello che Dalì definiva il suo metodo paranoico-critico per esplorare il subconscio. Nel 1934 Julian Levy presentò Salavdor Dalì con una mostra a New York. Mentre la maggioranza dei surrealisti prendeva posizioni politiche di sinistra, Dalì rimase sempre ambiguo spiegando che il surrealismo può esistere anche in un ambiente apolitico. Nel 1980 la sua salute riceve un colpo durissimo, riducendo di molto le sue capacità artistiche. Dopo la morte della moglie, nel 1982, perse la voglia di vivere e nel 1989 morì, per cause naturali, mentre stava ascoltando Tristano e Isotta di Wagner.
Salvador Dalì è ad oggi uno degli artisti più amati e ricercati anche nel mercato dell'arte, per il suo inconfondibile stile surrealista, eccentrico ed incredibilmente originale che ha segnato la pittura del '900.









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