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KC Augusta - Conferenza sui diritti dei minori in occasione del 28mo anniversario della Convenzione ONU Diritti infanzia  

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Pubblicato da: Federica | KC Augusta | 29.11.2017 |  Letture: 1571

KC Augusta - Conferenza sui diritti dei minori in occasione del 28mo anniversario della Convenzione ONU Diritti infanzia
Il Kiwanis Club Augusta ha ricordato il 20 novembre 2017 con una Conferenza presso il Circolo Unione di Piazza Duomo ad Augusta il ventottesimo anniversario della Convenzione internazionale sui Diritti dell’Infanzia approvata in sede ONU a New York in 20 novembre 1989.
Relatori della conferenza intitolata appunto “I diritti dell’infanzia: dalla Convenzione ONU del 1989 ai traguardi ed alle problematiche attuali” l’Avv. Antonello Forestiere, Penalista, il Dott. Francesco Cannavà, Psicologo ed Esperto in Psicologia Forense ed il Dott. Marcello La Bella, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale “Sicilia Orientale” di Catania. Preceduti dall’intervento di saluto del Presidente del Club Giuseppe Pisasale e da una breve introduzione del Dott. Salvatore Cannavà, Coordinatore del Distretto Italia Kiwanis dei garanti Comunali dell’Infanzia, gli oratori hanno affrontato il tema da tre diverse ed assai interessanti prospettive.
L’Avv. Forestiere, ha dapprima tracciato i caratteri giuridici generali del diritto internazionale, inserendovi poi la genesi storica della convenzione, dalla prima risoluzione, non vincolante per gli Stati, in cui la allora Società delle Nazioni si era occupata del bambino nel 1924 sino a giungere alla Convenzione ONU del 1989, composta da 54 articoli, che ha contemplato tutti i possibili aspetti a livello mondiale di tutela dei minori. Il penalista ha discusso in punto di diritto su diversi articoli del documento, spiegandone il valore di strumento giuridico di hard law, cioè vincolante per gli Stati che con legge nazionale l’hanno ratificata, nonché la sua self-executive force, cioè natura auto esecutiva, che permette ai singoli cittadini di far valere in un tribunale nazionale i diritti da essa garantiti. Ha concluso con una panoramica nel campo penale e civile della più recente e conseguente normativa italiana di riferimento per la tutela dei minori.
Il Dott. La Bella ha discusso sul tema “Le violenze ai minori nell’epoca di internet: L’attività della Polizia Postale”. Ha pertanto mostrato, con l’ausilio di immagini, le caratteristiche tipiche delle insidie con conseguenze spesso gravi ed irreparabili nelle quali possono incappare i giovani attraverso un uso improprio ed immaturo dei mezzi telematici di comunicazione. Ha sottolineato, specie per i docenti nella scuola ed i genitori nella vita domestica, l’importanza della tempestività delle segnalazioni alla Polizia Postale di situazioni anomale riguardanti l’uso incontrollato della comunicazione online in chat, WhatApp, internet, telefonini sempre più sofisticati da parte dei minori. Infatti, i casi più eclatanti e gravi di cyberbullismo, attraverso la circolazione di foto spiacevoli e mortificanti del minore sfruttato dai coetanei ovvero da questi perseguitato con l’invio di mail contenenti materiale offensivo, costituisce quasi sempre per la vittima un danno psicologico e fisico grave e, spesso, irreparabile.
Il Dott. Cannavà ha trattato il tema “Rischi e tutela del minore 'esportato'”. L’abbattimento delle frontiere, la semplicità di viaggio tra gli Stati e l’utilizzo di internet per relazionarsi con persone distanti o straniere, sta determinando un veloce incremento delle unioni tra cittadini provenienti da paesi e culture diverse che formato coppie fragili in cui, terminata l’infatuazione, la nascita di un bambino è spesso l’unico elemento legante tra individui diversi per fede, cultura, lingua e valori. Alla frattura nel rapporto della coppia mista - ha sottolineato lo psicologo - la madre in oltre il 90% dei casi torna presso la famiglia nel paese d’origine portando con sé il minore contrariamente al volontà del padre. Sebbene le leggi italiane tutelino il minore, la realtà esperita professionalmente dallo psicologo ha mostrato iter giuridici prolissi e scarsa collaborazione dei paesi esteri, talvolta poco attenti alle reali necessità del bambino, che legato alla madre, è sradicato dagli affetti primari, la perdita delle routine e dei riferimenti abitativi, valoriali e culturali, catapultato in contesti socio-linguistici cui stenta ad adattarsi. E’ emersa la necessità di formare gli adolescenti nella scelta del partner per creare rapporti più consapevoli: lavorare oggi sui genitori di domani perché la tutela parta da questi e non dalle istituzioni.










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