News: KC Novara Monterosa - La pediatria oggi: tra prevenzione e leggende metropolitane con il Prof. G. Bona
(Categoria: KC Novara Monterosa)
Inviato da mfpellegrino
05 ottobre 2016, 20:33

Una interessante serata quella trascorsa venerdì 30 settembre da soci e amici del Kiwanis Club Novara MONTEROSA, nel corso della quale è stato presentato il socio onorario prof. Gianni Bona, ordinario di Pediatria e direttore della Clinica Pediatrica presso l'Università Piemonte Orientale “Avogadro", presente a Novara dal 1990.
Nel curriculum sono riportati numerosi altri incarichi presso diverse società scientifiche, i suoi studi, le sue ricerche. I risultati conseguiti ne fanno un personaggio di elevato rilievo non solo entro i confini nazionali. I suoi lavori scientifici, articoli, libri, monografie hanno trovato ospitalità su riviste di prestigio del settore, specialmente in relazione alla ricerca, alla quale si dedica quasi a tempo pieno.
Ha ricordato per inciso di avere effettuato, con il patrocinio del Monterosa, uno screening sull'obesità dei bambini di Novara tra i 10 e i 15 anni, che ha coinvolto un'ampia fascia della popolazione scolastica della città.
Alla serata ha partecipato il Lg.te Governatore della Divisione 17 Piemonte Carlo Capone, che ha inteso in tal modo esprimere il proprio benvenuto all'illustre socio.
La relazione, tenuta dal Prof. Bona, ha avuto per tema "La pediatria oggi: tra prevenzione e leggende metropolitane" nel corso della quale ha fornito, con l'ausilio di supporti visivi, i dati dell'attività e lo stato attuale della ricerca.
In ordine alla profilassi vaccinale ha evidenziato il lavoro fin qui svolto a Novara, nel cui contesto è stato creato un centro di sperimentazione di alcuni vaccini, oggi in commercio, dimostrando in tal modo di essere uno degli studiosi e assertori della vaccinazione tra i più convinti ed illustri. A tal riguardo ha richiamato uno scandalo di recente accaduto in Senato, ripreso dalla stampa nazionale, per un film contro la vaccinazione, che si riportava ad una vecchia indagine, svolta circa trent'anni fa in Gran Bretagna, rivelatasi falsa e priva di valore scientifico, ed inquinata da detrattori della prevenzione delle malattie infettive con supporti economici.
Anche in ltalia fu emanata pochi anni fa una sentenza, che definì la vaccinazione pericolosa per i bambini e che fu del tutto riformata e ribaltata in appello.
In Pakistan nel 2012 i talebani si scagliarono contro la vaccinazione antipoliomielite, col risultato di provocare una recrudescenza del male.
Il relatore ha definito tout court questi episodi leggende metropolitane ed ha continuato sostenendo che la missione del pediatra è fondata sulla lotta contro le infezioni, soprattutto mediante l'uso dei vaccini, di cui la prevenzione rappresenta il cuore.
Della Pediatria a Novara ha fatto un breve excursus storico evidenziando che fino al 1800 i bambini non usufruivano di un proprio reparto, ma venivano ricoverati insieme con gli adulti. Nel 1900 ne fu costruito uno nuovo, più volte ristrutturato e ampliato, che oggi è dotato di una sala giochi attrezzata e di una scuola con quattro insegnanti, che accompagnano i bambini fino al diploma di scuola media. Di recente, è entrato in corsia anche il dott. Fido, ha celiato il relatore, riferendosi all'iniziativa che ha permesso d'introdurre in reparto animali di compagnia.
Un'altra iniziativa, realizzata da poco tempo, è stata la creazione di un punto di Accoglienza per migranti, presidiato da hostess multilingue, allo scopo di fornire assistenza a persone, che si trovano a vivere in un paese straniero, di cui spesso non conoscono nemmeno la lingua. ln relazione alla vaccinazione il prof. Bona ha precisato che sono proprio i migranti più favorevolmente disposti a far vaccinare i propri bambini.
Nel progetto del muovo ospedale è prevista la costruzione della “Casa della Madre“, per accogliere le madri che vogriono assistere i figli ricoverati.
Non è una generica opinione sostenere che i vaccini "fanno bene", perché il metodo è una realtà scientifica ampiamente consolidata dopo anni di sperimentazione.
Le malattie da infezione sono antiche quanto l'uomo, ha spiegato, ricordando che Tucidide nel 430 a.C. affermò che il male non colpiva mai due volte e quindi bastava annientarlo una volta sola. Contro il vaiolo, che affliggeva l'umanità sin dal 1257 a.C., come è stato rilevato dall'esame di alcune mummie, il 14 maggio 1796 fu effettuata la prima vaccinazione ad opera di Edmond Jenner con esito positivo, che introdusse l'adozione del metodo anche fuori della Francia, tanto che furono sottoposti alla vaccinazione tutti i militari. Un caso di vaiolo fu registrato nel 1977 in Somalia, e l'ultimo nel 1979, dopo che la vaccinazione era stata adottata in campo mondiale. Pasteur adottò lo stesso sistema per il vaccino anti rabbia, il cui virus non era visibile né coltivabile in vitro.
La poliomielite colpì l'uomo circa 1500 anni a.C., finché nel 1954 lo statunitense virologo Jonas Edward Salk mise a punto il primo vaccino contro la matattia; ma bisognò arrivare al 1957, quando il microbiologo statunitense, di origine polacca, Albert Bruce Sabin elaborò un vaccino, tuttora in uso, che assicurò una immunità più rapida e sicura.
Debellare il male mediante la vaccinazione è necessario, ma bisogna fare molto di più senza mai abbassare la guardia, perché è dimostrato che smettere di vaccinare rappresenta il pericolo che il male, che sembrava annientato, possa riprendere dopo un periodo di stasi. L'attenuazione infatti è solo momentanea, perché la maggior parte della popolazione, già vaccinata, risulta immune e refrattaria al contagio.
Oggi la ricerca, come sempre, è rivolta alla scoperta di nuovi vaccini, mediante sperimentazioni mirate ed efficaci. I LEA (Livelli Essenziali Assistenza), costituiti dall'insieme delle attività, dei servizi e delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, ha predisposto un Piano vaccini, tra i quali quelli contro l’AlDS, l’Alzheimer, il Diabete, il Melanoma, il Parkinson, il Tumore del pancreas, l’Epatite C.
Bisogna purtroppo anche registrare una diminuzione del ricorso alla vaccinazione, dal 94,6% all'86,6% (media italiana), forse per la diffusa e costante propaganda dei contrari al sistema, per la diffusione di dubbi, paure e false affermazioni che, sostenendo la scomparsa delle malattie, non ritiene più necessario vaccinare. Questa comunicazione, se pure espressa in buona fede, non ha alcun fondamento scientifico; è solo disinformazione. La Pediatria di Novara, sotto la guida del Prof. Bona, si sta attrezzando con la creazione di una banca dati del DNA di tutti coloro che nasceranno nella provincia, in modo da poter controllare e monitorare la situazione su tutto il territorio.
Per questa prospettiva non si può che augurare al prof. Bona e alla sua équipe ogni successo e il Presidente Fabrizio Nardilli ha assicurato, come per il passato, la vicinanza e il sostegno del MONTEROSA.

(a. l.)










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