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KC Genova Columbus - Il mito di Faust nel terzo millennio con relatore l'On. Prof. Orsini al Passaggio della Campana del Club  

Pubblicato da: Rosalba Fiduccia | KC Genova Columbus |  Letture: 3413

KC Genova Columbus - Il mito di Faust  nel terzo millennio con relatore l'On. Prof. Orsini al Passaggio della Campana del Club
Passaggio della Campana
Il 15 ottobre 2016, presso il Ristorante Zeffirino, sito in via XX Settembre 20 a Genova, Luciano Giacomini Pres. Fondatore, Luigi Pampana Biancheri Pres.2015-2016, Franca Dürst Erede Presidente 2016-2017 e i soci del Club hanno fatto onore ai rappresentanti della Divisione intervenuti all’Apertura dell’anno sociale 2016-2017, coincidente con il Passaggio della Campana tra i Presidenti
LUIGI PAMPANA BIANCHERI E FRANCA DÜRST EREDE.
Erano presenti il Luogotenente della Divisione 15 Lombardia-Liguria MANUEL ANDREA LAZZARI e un ospite e relatore davvero importante,
l'On. Prof. Bruno Orsini, medico, psichiatra e docente universitario, più volte deputato, sottosegretario e senatore, ex difensore civico del comune di Genova.
Tema : Il mito di Faust nel terzo millennio
Erano presenti:
Il Club Pavia rappresentato da Carmine Esposito, Presidente Club, Franco Gagliardini Past. Lgt. Gov. e Carlo Sardi Lgt. Gov. Eletto 2017.2018;
Il Club Pavia Visconteo rappresentato da Gennaro Lipardi Presidente e Giancarlo Albanesi Segretario;
Il Club Varese rappresentato da Maura Magni Past. Luog. Gov. e Mirko Pastorcic;
Il Club Milano rappresentato da Manuel Andrea Lazzari Lgt. Governatore 2016-2017, Agata Leotta Presidente, Aurelio Fonio Segretario Divisione;
Il Club Genova Columbus con Luigi Pampana Biancheri, Franca Dürst Erede, Lilia Quarantini, Kamran Akhavan Sadeghi, Antonella Bongiorno, e gli amici Glauco Berrettoni, Achille Roberto, Barbara Maria Colombo, Gianna Masi, Marco Salvi e Tiziana Gatto.
E naturalmente l’On. Prof. Bruno Orsini e Sig.ra dott. Lilia Capocaccia Orsini.
Alla cerimonia ufficiale del Passaggio della Campana, con l’intervento del nuovo Presidente Franca Dürst Erede che ha presentato gli appuntamenti più importanti del suo programma inerenti all’anno sociale, ha fatto seguito l’ingresso della nuova socia Tiziana Gatto, il tutto in collaborazione con il nostro Luogotenente Governatore.
Il Prof.Dott. Kamy Sadeghi, Vicepresidente del Club e medico odontoiatra ha presentato il Progetto P.O.I. Prevenzione Odontoiatrica Infantile, elaborato con il Dott. Roberto Armanino, Progetto adottato dal Distretto Italia San Marino, come service distrettuale.
Abbiamo sintetizzato i punti principali dell’intervento del Prof. Bruno Orsini.
Il mito di Faust nel terzo millennio
Il mito di Faust nella sua sostanza ripropone la trasfigurazione leggendaria di una antica pulsione umana: quella di superare ogni limite, ogni condizionamento, ogni regola per seguire l’impulso e la spinta all’onnipotenza. In questo senso il mito di Faust si ricollega ad Adamo che mangia il frutto proibito, a Prometeo che ruba il fuoco agli dei, ad Ulisse che varca le colonne d’Ercole.
Il mito di Faust ha una radice storica in una figura realmente vissuta all’inizio dell’età moderna nella Germania, che anche con la riforma protestante riafferma la soggettività oltre ogni limite.
Il dott. Faust, storico, taumaturgo, occultista, ha nella leggenda contorni diabolici, esplora sentieri di conoscenza, ma non certo di “virtute”.
L’illuminismo, naturalmente, riabilita il dott. Faust. Lessing ne fa un nobile rappresentante della ragione umana. Goethe ne fa ambivalente simbolo di un’umanità drammaticamente protesa tra bene e male, finito e infinito, protervia e sublimazione. Tutto ciò detto si capisce bene come nel nostro tempo il mito di Faust si riproponga.
Mai come oggi l’uomo avverte il fascino e il timore dell’onnipotenza.
È arrivato a conoscere le basi materiali e biochimiche della vita e ha la possibilità di creare nuove vite anche radicalmente diverse da quelle presenti in natura.
Siamo alla soglia dell’illimitato controllo della vita propria ed altrui. E l’uomo accanto all’ orgoglio e al senso dell’onnipotenza ritrova l’antica paura.
Sullo sfondo di Adamo, Prometeo ed Ulisse stava il limite imposto dal divino; sullo sfondo dell’esaltazione illuminista della libertà faustiana stava il rifiuto di ogni condizionamento metafisico e l’illusione del progresso indefinito.
Oggi il volto del mito faustiano è assai più ambiguo e sembra risolversi, con assai minore drammaticità e grandezza, nel diffuso rifiuto della senilità e della morte.
Luciano Giacomini
(Chairman Public Relations and Communication)










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