Kiwanis Distretto Italia-San Marino - A.S. 2015-2016

Il 12 novembre, nell’elegante salone del Sant’Alphio Palace Hotel di Lentini, il Kiwanis Club Lentini ha organizzato una interessante conferenza a tema: “Il futuro della scienza - l’Epigenetica”.
Presenti, oltre i soci e l’ammiraglio Gaetano Paolo Russotto, Lgt della Divisione 3 Sicilia Sud Est, anche un folto gruppo di ospiti, fra cui rappresentanti e presidenti di altri Club, professori delle superiori e studenti, ai quali ultimi “come privilegiati destinatari” dell’iniziativa ha rivolto un saluto particolare la presidente Giusy Milanesi, che nel discorso introduttivo ha voluto precisare l’importanza dell’autoconoscenza e dell’autoconsapevolezza quali sorgenti di benessere fisico e mentale per l’individuo. Temi -ha detto - già così cari nel mondo antico a pensatori come Lao Tze e Eraclito.
Dopo un cenno alle differenze fra la tradizionale medicina orientale e quella invece a lungo affermatasi in Occidente e solo da poco apertasi ai principi della medicina olistica e integrata, e dopo avere ricordato, con i prodromi della nuova disciplina, il nome dello scienziato, Conrad Waddington, cui si deve il termine epigenetica, la Presidente ha dato la parola alla dottoressa Valeria Commendatore, socia del club e responsabile del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Lentini.
La relazione scientifica della dottoressa Commendatore, con supporto ricchissimo di immagini esplicative e straordinaria chiarezza di linguaggio, adattato al pubblico in sala, interessato ma culturalmente eterogeneo, si è articolata in tre sezioni. Nella prima, l’excursus storico-scientifico-filosofico ha tracciato il passaggio dalla fisica cartesiano-newtoniana con la sua visione dualistica e frammentata della realtà (separazione materia/pensiero, mondo fatto di atomi immutabili e predeterminati) alla fisica quantistica, per la quale “tutto è energia, tutto è interconnesso”, donde la nuova visione in medicina dell’essere umano come entità integrata di corpo e mente, e il concetto innovativo di “psicosoma (bodymind) in cui ogni aspetto psicofisico umano è visto come parte di un’unica organica realtà”.
L’epigenetica dunque (e siamo nella seconda sezione della riflessione-esposizione della dottoressa Commendatore) “indaga quella parte della genetica che interessa l’espressione genica detta fenotipo”. I geni cioè non sono in grado di regolarsi e organizzarsi indipendentemente dall’ambiente circostante. Si esprimono in rapporto alle interazioni dell’organismo individuale con l’ambiente esterno (stili di vita, alimentazione, tipologie di lavoro e annessi rischi professionali, sostanze con cui si entra in contatto…) e con l’ambiente interno (pensieri, emozioni, relazioni interpersonali, stress etc.) donde la rilevanza di ogni singola storia soggettiva nella eziologia di un disturbo o di una malattia. “Nel corso della vita - ha detto Valeria - si accumulano diversi cambiamenti epigenetici e questo rende più o meno probabile che nel tempo alcuni geni vengano accesi o spenti… quasi ogni malattia complessa (alias multifattoriale) è probabilmente causata, in parte, da cambiamenti epigenetici”. Vedi l’ampia casistica dei tumori, delle sindromi neurodegenerative, dell’autismo, delle malattie da invecchiamento, ma anche obesità, diabete, patologie cardiovascolari… La visione olistica dell’uomo ridà pertanto centralità e responsabilità al soggetto nel rapporto con la sua salute, i suoi malesseri, le sue malattie. E poiché - con calzante metafora - “gli appunti della vita sul genoma” sono importanti, Valeria nella terza e ultima sezione del suo intervento si è specificamente soffermata, da pediatra, sull’incidenza, in positivo o in negativo, del fattore affettivo, sociale, eco-ambientale sullo sviluppo psico-fisico e sulla formazione del bambino.
La prolungata, silenziosa, attenzione del pubblico ha confermato l’avvincente attualità della problematica affrontata per l’ampio spettro, come abbiamo visto, nel nesso salute/malattia di implicazioni non solo di natura biologico-psicologiche ma anche esplicitamente, se non addirittura fondamentalmente sociali, data la relazione oggi fortemente alterata con la Natura e la difformità disumana e/o disumanizzante di tanti, troppi, contesti della nostra quotidianità.
Maria Nivea Zagarella - addetto stampa