Navigazione veloce

lug 27
Stampa veloce crea pdf di questa news icona rss

KC Novara Monterosa - Gita d'estate ad Acqui Terme  

Pubblicato da: MFPellegrino | KC Novara Monterosa |  Letture: 2032

KC Novara Monterosa - Gita d'estate ad Acqui Terme
I soci e gli amici del Kiwanis Club Novara MONTEROSA, sabato 11 giugno, hanno concluso la prima fase dell’anno sociale 2015-2016 con la visita alla nota città termale di Acqui Terme, in provincia di Alessandria.
E’ stata anche l’occasione per lo scambio degli auguri per le ferie ormai vicine.
La ridente cittadina, che si distende lungo la riva sinistra del fiume Bormida, vanta un antico e nobile passato, le cui origini risalgono ai Liguri Statielli, sconfitti nel 172 a.C. dal console romano Popilio Lenata, il quale, dopo la conquista, mutò il nome della città in Aquae Stati ellae. Questo denota che quelle acque sulfuree e curative erano famose sin da epoca antica. Plinio il Giovane, il letterato nipote di Plinio il Vecchio, annoverò le terme di Acqui tra le migliori dell’impero, insieme con Pozzuoli vicino a Napoli e con Aquae Sextiae, oggi Aix en Provence, nella Francia meridionale.
Sin dal periodo paleocristiano si insediò una comunità cristiana nella città, che divenne sede vescovile.
Subì l’invasione dei Longobardi, che furono poi sconfitti da Carlo Magno, e così il territorio passò sotto il dominio dei Franchi, che la elessero a contea.
In epoca medievale si alleò con la Lega Lombarda contro l’imperatore Federico Barbarossa e dopo la pace di Costanza del 1183 si costituì in Comune. In questa posizione si aggregò al marchese Guglielmo VII, che la elesse a capitale del Monferrato meridionale.
Dopo un breve periodo sotto il dominio di Carlo I d’Angiò e la successiva occupazione anch’essa breve dei Visconti di Milano, Acqui si unì al Monferrato e vi rimase fino al 1708, quando fu annessa al Piemonte dei Savoia, di cui visse le fasi risorgimentali. Un suo cittadino, il generale Chiabrera, si distinse nella II guerra d’indipendenza del 1859.
Ad Acqui, nel XV secolo, ebbe i natali la nobile Ginevra Scatilazzi, studiosa di latino e di diritto canonico, di cui il pontefice Paolo III serbò un ottimo ricordo, che annotò la sosta nella città con le parole che ad Acqui aveva conosciuto tre cose mirabili: l’acqua che bolle, le erbe sempreverdi e una donna molto sapiente.
Dopo l’aperitivo trascorso presso un agriturismo, la comitiva si è spostata in un elegante ristorante del centro e, al termine, ha effettuato una visita ai siti turistici più importanti, ammirando la Bollente, la fontana racchiusa da una elegante e graziosa edicola, da cui sgorga un’acqua a temperatura di 70-75° e con una portata di circa 500 litri al minuto. Tutti hanno fatto la prova bagnando la mano, ma ritirandola subito per tema di scottarsi. Un’antica leggenda tramanda che le madri immergevano i neonati nella vasca, perché ricordassero le avversità della vita andando avanti negli anni e, se ne uscivano vivi, venivano denominati gli scottati.
Poco lontano, in cima ad una scalinata, si erge il duomo di Santa Maria Assunta, sui cui tetti svetta il campanile romanico. La costruzione della chiesa risale al 1067, ma negli anni ha subito numerosi rifacimenti. L’aula è a tre navate, cui corrispondono all’esterno tre absidi. Vi è conservato un trittico dell’Annunciazione della Vergine, dovuta all’arte del pittore catalano Bartolomeo Bermejo del XV secolo.
Al termine, il Presidente ha omaggiato i partecipanti con una bottiglia di Barbera d’annata, tipico prodotto D.O.C. della zona. (a. l.)








TAGS:   
gita   estate   
(aggiungi tags)




Tema Grafico by iWebSolutions - partner e107 Italia