Kiwanis Distretto Italia-San Marino

Nella magica cornice del lago d’Orta ha avuto luogo la consueta conviviale Kiwaniana, organizzata dal suo Presidente Dott. Valerio Gugino, che si è articolata in due differenti momenti grazie alla presenza di due relatori di eccezione, lo storico e ricercatore novarese del Medioevo, Dott. Battista Beccaria, profondo conoscitore della storia del nostro territorio e lo scrittore–editore Dott. Marco Polillo che ha scelto proprio l’Isola di San Giulio per l’ambientazione dei suoi libri gialli, che hanno riscosso un grande successo editoriale.
Durante il tragitto in motonave da Pella, Beccaria ci ha fatto scoprire l’isola di San Giulio descrivendone le origini e la storia, così ricca di avvenimenti e di presenze di vescovi importanti sin dai tempi più antichi, e narrando i segreti che hanno contribuito a rendere così magica l’atmosfera del lago. Questa introduzione così ricca di notizie e di aneddoti si è poi conclusa con la visita alla Basilica, che rappresenta uno dei più insigni monumenti dell’arte romanica novarese, fondata da San Giulio, giunto nella zona del Cusio insieme al fratello, Giuliano, nel 390 d.C. Il folto pubblico è rimasto affascinato dal racconto di Beccaria, che suscita l’attenzione di chi l’ascolta con le sue parole, così ricche di notizie storiche, ma allo stesso tempo piacevoli e stimolanti.
La seconda parte della conviviale si è invece svolta al Ristorante San Giulio con il racconto di Marco Polillo, che dopo aver illustrato i momenti salienti della sua vita professionale di manager editoriale di Mondadori e di RCS si è soffermato sul suo amore, fin da ragazzo, verso i romanzi gialli e su come questo lo ha portato, in età matura, a coltivare questo filone letterario prima come editore e poi come vero e proprio autore. Dopo tale introduzione il nostro relatore ha fatto una analisi sull’evoluzione della narrativa gialla, da Poe ai giorni nostri, evidenziando come questa sia profondamente cambiata passando da vicende ed indagini “intelligenti” da parte di investigatori attenti con metodo “deduttivo” a quelle attuali, dove spesso è solo la tecnologia e l’analisi scientifica di vari elementi che porta alla soluzione di casi complessi. I suoi romanzi vedono invece come personaggi degli investigatori “vecchia maniera” che arrivano alla soluzione grazie all’acume, alla conoscenza dei luoghi e delle persone, ed all’indagine psicologica delle stesse. Nell’ultima parte del suo intervento Polillo ha invece spiegato come l’amore e la frequentazione del nostro lago, il suo fascino soffuso, le sue costruzioni così ricche di storia e di leggende, abbiano contribuito a sceglierlo per l’ambientazione dei suoi romanzi.
La serata, nella sua particolarità, con l’originalità degli argomenti, la qualità dei relatori e la scelta dei luoghi, è stata apprezzatissima dai numerosi kiwaniani ed ospiti presenti.